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Giovedì 13 Agosto 2015
Nokia chiama Zena: Luca Sturniolo
«Non puoi parlare del juke-box se ti fa schifo metterci la monetina»
[Umberto Eco]


Web juke-box. Dovendoti anch’io una monetina, Luca, quale pensiero accese Tue sinapsi quando decidesti principiare progetto?

Il progetto Web jukebox è un’idea nata da alcune richieste di amici e fan che, ascoltando le mie performance online e non potendo partecipare alle mie esibizioni live per questioni geografiche, mi chiesero di cantare e suonare dei brani per loro evocativi...
Mi parve una buona idea. Dopo il primo post mi arrivarono una cinquantina di richieste e ci tengo ad accontentare tutti.
Slogan promozionale: un divertimento per voi e una sfida per me.

Nemo propheta in patria. Sorvolando io immagini un pesciolino animato con la barba di Mosè… Le Tue radici geografiche e linguistiche influenzano le Tue radici musicali e strumentali?

Sono decisamente influenzato dalla musica italiana, in particolare dal Rock Prog anni ‘70. Sono stato segnato da band storiche come la PFM (recentemente incontrata in Finlandia in occasione del Keitelejazz 2015), Il Balletto di Bronzo, Le Orme, I Garibaldy del grande Bambi Fossati (Zio Bambi), il primo Alan Sorrenti di Aria successivamente attaccato da Battiato in Bandiera Bianca (siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro). È sempre Battiato che amo dall’età di 12 anni: il mio primo vinile fu proprio La voce del padrone.
La produzione prog italiana anni ‘70 è vastissima e trae ispirazione da storiche band inglesi e americane che confluiscono nel mio album The Dawn, pubblicato nel marzo 2015 e disponibile su tutti i sti di musica online (spotify, amazon, google play, iTunes).

Generalmente diffido da chi TUTTI AMANO, ma mai qualcuno proferì *nota stonata* parlando di Te e della Tua Musica. Il Tuo rapporto coi colleghi?

Ho sempre cercato di essere me stesso dando il massimo e trovando qualcosa da imparare da chiunque: dalla mia maestra di canto ai musicisti più anziani; cosi come dal musicista di strada al principiante.
Non considero questo mestiere una gara a chi fa le note più veloci o il pezzo più incasinato. Ognuno si esprime coi propri mezzi, ma la grande vittoria è arrivare alle viscere di chi ti ascolta - nella maniera più semplice possibile. Ed è l’impresa più difficile. Epica.

La soddisfazione più grande?

Professionalmente parlando: la mia più grande soddisfazione è quella di essere riuscito a campare tutta la vita facendo musica, cantando e suonando in giro per il mondo, dalle peggiori bettole ai grandi palchi, dividendo la scena con centinaia di musicisti noti e meno noti.

Il rimpianto più viscerale?

Rimpianti? Zero.



A BUBBLE SONG
[melodia soffione]


Sfera nel cielo – io veleggio
velo di zucchero io navigo tra monti
catalogo di meraviglia, perché pazzo:

la mia lentezza non sveglia più l’alba
oscura la mia dipartita.

Il mio «aspetto» tira a campare
non riflette lo specchio
che sa suonare...

Sfumo svaporo sfioro, sì – sfiorisco
vita – godendo come m’hai goduto
aprendo la porta di un giorno nuovo.

Bolla nel blu io viaggio
dandomi tuo, dandoti mia
mi metto in gioco
senza scommettere
io sono la danzante stella di dio
per ingoiare – tutto il pensare

– E si riprende –

E tutte le memorie incise
senza più tramonti temere
quello che ieri mi fece piangere
domani mi farà ridere
e senza più sorprese:

il mondo corre
ma io galleggio bene.



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