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Giovedì 4 Agosto 2011
Notte Bianca 2011: Al Bano? No, vogliamo Burzum!
Nasce da una provocazione su Facebook il chiaro segno di disaccordo tra pubblico e Comune per quanto concerne le attività ricreative, culturali e di appeal commerciale in città. Da troppo tempo creano scontenti, insoddisfazione e sfiducia nei confronti delle istituzioni da parte della popolazione genovese.
Per esempio, compare qualche giorno fa sul social network la pagina dell'evento "Notte Bianca 2011", previsto per il 10 Settembre, che annuncia in veste non ufficiale, in attesa di un comunicato stampa che confermi le indiscrezioni, la probabile presenza di Modà e Al Bano come "assi musicali" che il Comune si appresterebbe a calare per dare prestigio alla serata di festa. Si scatena subito la protesta.
Un utente di Facebook per provocazione suggerisce la presenza di Burzum all'evento (Varg Vikernes, nota e discussa icona del Black Metal norvegese, dalla travagliata storia personale) e la miccia si accende. Seguono pagine e pagine di ovazione, e salvo un paio di buontemponi che ci cascano con futili commenti, vanno tutti pazzi per la proposta estrema: piuttosto che anche solo l'idea di Al Bano, Burzum tutta la vita.

Che cosa è accaduto?

Non è uno scherzo. Si tratta di una situazione simbolo, molto grave e seria. Troppo spesso il Comune ha applicato nei confronti dei cittadini scelte non appropriate. Sprecando tra l'altro un mucchio di risorse economiche. Cittadini che Genova vorrebbero viverla, e vederla valorizzata, vivace e appetibile, non sedata da eventi-farsa, tra l'altro molto dispendiosi (quanto prenderà un ipotetico Al Bano di cachet?). Ai giovani non puoi mettere una free disco in Piazza Fontane Marose e sperare che si divertano così, tra "truzzi" e scompiglio generale. Non puoi pretendere che un commerciante sia contento e tenga aperta la propria attività sperando in lauti guadagni la sera della Notte Bianca se i palchi musicali principali sono occupati da Dalla e De Gregori da una parte e Patty Pravo dall'altra, che renderanno contente le nonne ma non portano appeal e affluenza di pubblico del giusto target in città, e che fanno scappare il più dei giovani e delusi residenti. "Cos'hai fatto l'anno scorso alla Notte Bianca?.. Sono andato a mangiare in basso Piemonte..". "Hai tenuto aperto il negozio? ...No figurati avevo una marea di sballati di techno nella mia zona, che non avrebbero mai fatto acquisti serali.. e se poi mi entrano in negozio e ci versano il cocktail?" "Hai suonato in Notte Bianca l'anno scorso? ... Si su un palchetto nei Vicoli, mancava tutto così ci siamo dovuti portare la strumentazione da casa ma con quella folla nelle vie d'accesso principali è stato un bel delirio.. per poi suonare davanti a 20 persone.. mai più nella vita"

Quindi perchè tanto successo per Burzum?

Anche la Notte Bianca è tra l'altro un pretesto. Un esempio lampante di un disagio di cui la città soffre tutto l'anno.
Il coro grida perchè la città è stufa di vivere sopita, e in una situazione di crisi globale come questa si sente ancora di più l'esigenza come cittadini, come pubblico e come commercianti di essere coinvolti in eventi al passo coi tempi, di visibilità nazionale, e di interesse generale senza cadere nel vortice dispendioso del mainstream superficiale o di quel circuito nazionale leader mangiasoldi che ci fa rimanere radicati a trent'anni fa e passa, disincuranti delle realtà ed evoluzioni contemporanee, e lontane dal Grande Fratello e dal Jersey Shore di MTV. Disattenzione e disinformazione sulle ricchezze artistiche nazionali ed internazionali da parte dei responsabili che dovrebbero prendersi cura di organizzare attività accattivanti per rendere Genova un polo sempre più attrattivo, e non sanno da che parte cominciare. Meglio Al Bano o simili. Ancora una volta ci nascondiamo dalle proprie responsabilità ed incompetenze.

E noi commercianti anzichè aprire, abbellire i nostri negozi ed esse stimolati a presentare offerte e sconti dedicati a chi fa acquisti durante le serate di festa, ce ne andiamo a casa a dormire.
E noi cittadini stufi scappiamo a mangiare in basso Piemonte, arricchendo le tasche dei ristoratori foresti.

Vogliamo svegliarci?

Link alla pagina Facebook da cui si può seguire l'intera vicenda: http://www.facebook.com/


Firmato: lo Staff di Taxi Driver.



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