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Martedì 17 Dicembre 2013
METALLICA: IL GIALLO DELL'ALBUM NERO
Scrivere dei Metallica è scrivere di Dante: esistono un «prima» e un «dopo». Prima della Divina e dopo il Black Album. Appurato l’innegabile, la «Commedia» non nacque «Divina» e «The Black album» non esiste. Sì, mio Geniale Lettore, «The Black album» è opera di Jay-Z [nonché album di Prince misteriosamente ritirato dal commercio] – ma non dei Metallica.

«The Black album», in realtà, s’intitola «Metallica»: un disco omonimo [e graficamente sarebbe stata una bestemmia – anche differenziando i caratteri – stampare un «Metallica Metallica», benché chi scrive li ami esponenzialmente e l’elevare alla seconda sia un caso specifico della regola generale di esponenziale]. Jimbo & company, tuttavia, non previdero le situazioni surreali che tale scelta avrebbe comportato:

«Hai sentito l’ultimo dei Metallica?»
«Quale?»
«Metallica»
«Ho capito! Quale?»
«Metallica! Te l’ho detto...»
«Sì, so sia uscito l’album nuovo, ma come...»
«Metallica! Ti ho detto Met...»

SOCK

pugno secco, in faccia.

Onde evitare orde di contusi e di confusi – fu istinto naturale ribattezzarlo Black Album, onorando la copertina e semplificando la vita agli infermieri del pronto soccorso.

Premesso questo, come stupirsi che il Black Album sia «l’album più controverso» dei ‘Tallica? Suvvia, siamo serii... Era destino! Com’è destino dei miei committenti non ricevano mai una recensione «Classica». Triste, ma vero... Sad but true [anche per Kid Rock, conosciuto per aver campionato la traccia numero 2 del Black Album ed aver sposato Pamela Anderson].

Il Black Album è la Divina Commedia del Metal e «tutto è già stato detto» e, piaccia o meno, sono «pilastri» universalmente riconosciuti e riproposti: Carmelo Bene e Benigni per Alighieri, Apocalyptica e Orion per i Metallica...

Altro da aggiungere? Scusate, la luna è piena...

Shape Shift...

E ululo lontano...
Wolfie
[awka: Dama Daino]


POSTILLA DOVEROSA: Geniale Lettore, questo mio delirio fu richiesto gratis *et amori dei* [accettai per entusiasmo, ma – CAPIAMOCI – ormai posso interpretare «La Mummia 7» imbendandomi col mio curriculum...
Rubo tempo allo scritto RETRIBUITO e Tu, presunto *collega-che-capisce-chi-vive-di-Arte* Ti lamenti giacché «troppo corto?». Anche Dama Daino li preferisce lunghi, però... Ninni! Perché non chiedi a qualche grafomane di FaceBook? È semplice, lo giuro... E se vuoi DAVVERO una recensione *COMME IL FAUT* dalla Dama – paga! Lo intonano proprio i Metallica...

*Pay
Pay the price
Pay, for nothing's fair*

*PAGA!
Paga il prezzo
PAGA!
Pagare è per tutti:
attributo che si può e:
REGOLA!*

Chiara Daino



AGGIUNTA DI LIVEUS, nella persona di Daniele Assereto: questo episodio non può non portare alla mente il parallelo con la situazione in cui si trovò il giovane Ulrich, alle prese con Mr. Kilmister, splendidamente raccontata nel libro di Mick Wall.

«Voleva bere con me, e chiaramente non era abituato ai miei standard, perché vomitò. Niente di grave, non gli dissi di sloggiare o altro, ma insistetti perché portasse un bavaglino per tutto il tempo che fosse rimasto con me nella stessa stanza.» [Lemmy parla di Lars, in "Enter Night - La Storia dei Metallica"].

E se Dama è la "nostra" Lemmy... Beh beh, prima di paragonarsi ad Ulrich...



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