Renato Gianni Campanini http://www.liveus.it/utente.php?id=12 Renato Gianni Campanini it Thu, 06 Dec 12 10:26:52 +0100 Thu, 06 Dec 12 10:26:52 +0100 http://www.liveus.it/utente.php?id=12 Copyright: (C) LiveUs.it, http://www.liveus.it/ <![CDATA[ Presidio Urbano Musiche Attuali ]]>

“Senza contatto, scambio di valori e accoglienza,
non può esserci sviluppo umano e qualità dell'esistere”


Poco meno di 3 anni fa nasceva P.U.M.A. (Presidio Urbano Musiche Attuali) nel cuore del centro storico di Genova, in Vico San Cristoforo (tra Via Prè e Via Balbi): un luogo dove incontrarsi e fare musica, un progetto ambizioso e complesso, senza fine di lucro.
L'idea di far crescere e radicare nel tessuto urbano del centro storico una realtà come P.U.M.A. è nata dal desiderio di partecipare attivamente alla riqualificazione di una zona certamente “difficile”, che corre sempre più il rischio di rimanere isolata e abbandonata dai cittadini, ma che è invece ricca di possibilità.
Il degrado è visibile a chiunque passi per Via Prè. Chiedendo l'intervento delle forze dell'ordine l'unica cosa che abbiamo ottenuto è il "pattuglione" che gira periodicamente a chiedere in modo sporadico i documenti: ai turisti.
In Via Prè spacciare eroina non è reato.
I ragazzi di P.U.M.A. combattono una lotta quotidiana contro il degrado con un'opera di puro e semplice presidio, credendo in un progetto che sta contribuendo al cambiamento per traghettare questa parte di città verso una nuova vivibilità.
Sappiamo tutti quanto la musica possa risultare un "vicino di casa" difficile con cui imparare a convivere, ma i decibel di P.U.M.A. hanno preso il posto delle siringhe, delle feci, e della stagnola usata per fumare il crack.
Se da una parte il contesto in cui si è inserita questa realtà e il rapporto con i vicini, gli abitanti e gli esercenti di zona sono cresciuti e migliorati nel tempo, la situazione con i condomini dello stabile dell'A.R.T.E. di Vico della Pace 10 ha invece raggiunto livelli di insostenibilità tali da pregiudicare fortemente la nostra presenza nel territorio, nonché la nostra stessa sopravvivenza associativa.
Siamo stati prima accolti, poi tollerati, infine respinti.
Le continue e sempre più pressanti provocazioni e gli ostacoli posti dai condomini ci hanno messo di fronte a una scelta quasi obbligata: chiudere.
I problemi per una attività sana sono troppi, in questo modo è davvero difficile continuare.
Ci hanno staccato ripetutamente la corrente causando danni per centinaia di euro.
L'ultima farsa, costruita a tavolino, ci è costata una multa superiore ai mille euro. Dovendo ancora finire di pagare i lavori di insonorizzazione abbiamo dovuto chinare il capo.
In uno scenario che ha visto di recente il trasferimento e la chiusura di diverse attività commerciali (Books in the Casba e Mamacita per citare i più noti), la chiusura di P.U.M.A. evidenzia la condizione di un territorio lasciato sempre più a se stesso.
Le gelosie, le falsità, i boicottaggi più o meno leciti, e spesso sgradevoli, hanno zittito un suono che infastidiva i pochi ma salvaguardava i molti.

Il vento fa il suo giro.
Buona notte




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